Hai appena creato un sito web o stai pensando di crearne uno e vuoi che più persone ti trovino sui motori di ricerca?
La SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) sembra complicata, ma seguendo i passaggi giusti uno per uno, non è affatto così difficile come sembra.
Oggi useremo un processo semplice e chiaro in 7 passi, che ti guiderà dalla registrazione del dominio fino al miglioramento del posizionamento del sito, tutto il processo è chiaro come costruire con i mattoncini.

Table of Contens
ToggleCome scegliere un buon nome di dominio?
Un buon nome di dominio si basa su tre elementi chiave:
- Deve rappresentare chiaramente il nucleo del tuo sito (tema/marchio)
- Deve essere semplice da ricordare (gli utenti devono poterlo leggere e digitare facilmente)
- Deve essere pratico e affidabile (scegli un’estensione che la gente conosce)
Capito questo obiettivo, vediamo passo dopo passo come fare.
I tre elementi chiave del nome: chiarezza, facilità di memorizzazione, affidabilità
Parola chiave + Marchio = espressione chiara del nucleo
Obiettivo: Guardando il nome di dominio, l’utente deve riuscire a capire di cosa tratta il sito o a quale marchio appartiene. Questo riduce la barriera cognitiva e aiuta il motore di ricerca a posizionarlo più facilmente all’inizio.
Come fare:
Includi la parola chiave principale: se vendi dolci fatti a mano, handmadecakes.com è più diretto di sweetthings.com (che è troppo generico). Gestisci uno studio di yoga locale? beijingyoga.com o sunnyyogastudio.com sono ottime scelte.
Usa il nome del marchio (preferibile): se hai un marchio chiaro (es. “Xiao Zhang Kitchen”), usa direttamente xiaozhangkitchen.com, così rafforzi il riconoscimento del brand.
Combina nome e parola chiave: ad esempio, se il marchio è “Maple” e il business è viaggi, potresti scegliere mapletravels.com.
Attenzione:
- Evita di mettere parole completamente fuori tema (es.
best456web.com). - Stai attento alle abbreviazioni difficili da capire.
- Non sacrificare la chiarezza per essere troppo creativo.
Facile da leggere, scrivere e ricordare – così gli utenti possono condividere senza fatica
Obiettivo: Gli utenti devono poter pronunciare facilmente, scrivere correttamente al primo colpo e ricordare subito il nome.
Come fare:
Semplifica l’ortografia: preferisci parole inglesi comuni, pinyin o combinazioni semplici. bakehouse.com è meglio di theexquisiteboulangerie.com.
La lunghezza è importante: ideale tra 6 e 14 caratteri. Troppo corto (<5) può essere già preso o poco chiaro; troppo lungo (>15) è difficile da ricordare e scrivere.
Pronuncia facile: Pronuncia ad alta voce più volte! Evita combinazioni di lettere difficili (es. xzl vs xsl) o nomi contorti.
Evita numeri e trattini: best4you.com o best-for-you.com confondono gli utenti su “4” o “for”, o se il trattino è dimenticato. Meglio solo lettere (preferito) o solo numeri (a meno che non sia un brand speciale come 360).
- Consiglio per test: prova il nome con alcuni amici, verifica se lo scrivono giusto al primo colpo e lo ricordano. Se no, scarta il nome.
Usa estensioni popolari – la base per costruire fiducia
Obiettivo: Scegli un’estensione familiare e affidabile per utenti e motori di ricerca, per creare un’immagine professionale.
Priorità (fortemente consigliata):
.com: la più comune, riconosciuta e affidabile a livello globale. Se il tuo target è globale o di qualsiasi area, scegli prima.com. Nessuno può sostituirla nel breve termine..cn/.com.cn: perfette se ti rivolgi principalmente al mercato cinese. Governativi, aziende e servizi locali usano molto.cn, è ben accettato dagli utenti..net: tradizionalmente usato per siti tecnici, è una buona alternativa a.com(quando non disponibile).
Considerazioni sui nuovi domini di primo livello: .site, .shop, .app, .blog, .io (preferiti dalle aziende tecnologiche) stanno diventando sempre più diffusi.
Vantaggi: A volte è possibile registrare il nome desiderato che è già stato preso con .com.
Svantaggi: La consapevolezza e la fiducia del pubblico sono ancora molto inferiori rispetto a .com/.cn. Gli utenti potrebbero confondersi se il tuo dominio termina con .shop o .store.
Consiglio pratico per i principianti:
Privilegia sempre il
.com. Se il.comè già registrato:Prova a trovare un
.cnadatto (per il mercato cinese).Poi considera
.net.Se insisti a usare un nuovo TLD, assicurati che il nome sia estremamente semplice e facile da ricordare, e che in tutte le comunicazioni online e offline venga sempre mostrato il dominio completo (con estensione).
Evita estensioni di nicchia o strane (come .pizza, .guru), a meno che non sia per progetti molto creativi o di nicchia, altrimenti potrebbe sembrare poco professionale.
Dove registrare in modo affidabile?
Scegli piattaforme conosciute: affidabilità, sicurezza e supporto clienti sono fondamentali. Opzioni comuni nazionali e internazionali:
- Consigliato in Cina: Alibaba Cloud (Wanwang), Tencent Cloud, Huawei Cloud. Interfaccia in cinese, pagamento semplice (Alipay/WeChat), ottimo supporto locale.
- Consigliato a livello internazionale: Namesilo, GoDaddy, Namecheap. A volte prezzi più convenienti e più flessibilità nelle scelte di dominio.
- Importante: scegli un registrar certificato ICANN per garantirti la regolarità.
Procedura (esempio con piattaforma cinese):
- Accedi al sito del registrar.
- Inserisci il dominio desiderato nel campo di ricerca (includendo l’estensione, es.
xiaozhangfood.com). - La piattaforma ti dirà se il dominio è disponibile. Se è già registrato, suggerirà alternative simili.
- Se disponibile, aggiungilo al carrello.
- Prima di procedere al pagamento, controlla due cose:
- Informazioni del registrante (Whois): assicurati di inserire dati veri e validi (nome, email, telefono). Questo è importante per la proprietà legale del dominio. Dati errati o invalidi possono bloccare o cancellare il dominio!
- Servizio di privacy Whois: fortemente consigliato! Attivandolo, chi cerca informazioni pubbliche sul dominio vedrà i dati del registrar anziché i tuoi dati personali, proteggendoti da spam e truffe. Sulle piattaforme cinesi spesso è disponibile come opzione in fase di checkout, talvolta gratis il primo anno.
- Scegli la durata della registrazione (per principianti almeno 1 anno, preferibilmente 2-3 anni o più). Completa il pagamento.
Cose importanti da fare prima e dopo la registrazione
Prima di confermare: controlla più volte l’ortografia! Digita bene sia nel campo di ricerca che nella pagina di pagamento. Dopo la conferma non si può correggere! microsofp.com è molto diverso da microsoft.com.
Durata della registrazione: compra per più anni!
- Segnale di fiducia: i motori di ricerca tendono a fidarsi di più dei domini registrati per lunghi periodi, considerandoli più stabili e affidabili.
- Evita di dimenticare: metti un promemoria sul calendario per la scadenza! Se non rinnovi, il dominio entra in un periodo di riscatto (costoso) o viene cancellato e può essere preso da altri. Registrare per più anni riduce questo rischio.
Attiva la protezione della privacy! Protegge i tuoi dati personali e riduce lo spam, non risparmiare su questo.
Configura i DNS: dopo la registrazione, accedi al pannello del registrar e punta il dominio all’indirizzo IP del tuo server di hosting. Questa operazione, solitamente in “Gestione dominio” o “DNS”, è essenziale per rendere il sito raggiungibile.
Inizia a costruire il sito il prima possibile: un dominio inattivo per molto tempo non è ben visto dai motori di ricerca. Dopo aver registrato, procedi subito con i passi successivi!
Scegliere il “posto” giusto per il tuo sito web
Lo spazio web (chiamato anche hosting, server o hosting virtuale),
in parole semplici, è il luogo dove vengono conservati tutti i file del tuo sito web (testi, immagini, codice e programmi).
La qualità dello spazio influisce direttamente sulle prestazioni del tuo sito:
- Velocità di accesso: Gli utenti aprono la tua pagina web in un attimo o devono aspettare fino a volerla chiudere?
- Stabilità e affidabilità: Il tuo sito si apre sempre o spesso è irraggiungibile (cosiddetto “down”)?
- Sicurezza: Riesce a resistere agli attacchi comuni su internet? I dati sono al sicuro?
- Sviluppo futuro: Se il traffico del sito aumenta gradualmente, questa “casa” può essere ampliata o aggiornata?
Il nostro obiettivo è chiaro: spendere una cifra ragionevole per trovare uno spazio che sia abbastanza veloce, stabile e con una sicurezza di base garantita.
Tipi di spazio: quale “tipologia di casa” è più adatta per chi inizia?
Non farti confondere dai termini complicati! Per iniziare basta capire questi tipi principali:
Hosting condiviso (Shared Hosting – consigliato ai principianti!)
Come funziona: Un grande server è diviso in molte piccole sezioni affittate a diversi siti web (come un condominio con tanti appartamenti).
Vantaggi:
Ottimo rapporto qualità-prezzo: Il più economico, adatto a siti con budget limitato e traffico basso (blog, siti aziendali, piccoli e-commerce in fase iniziale).
Gestione semplice: Il provider si occupa della manutenzione del server, aggiornamenti di sicurezza, supporto hardware e software; tu devi solo gestire i file del tuo sito. Solitamente è fornito di pannelli di controllo grafici (come cPanel, pannello Baota) che facilitano l’uso.
Svantaggi:
Risorse limitate: CPU, memoria e banda sono condivise. Se un sito “vicino” ha un picco di traffico o utilizza troppe risorse, la velocità del tuo sito potrebbe rallentare (“effetto vicinato”).
Personalizzazione limitata: Alcune configurazioni o installazioni software particolari potrebbero non essere possibili.
Consigli per principianti: la scelta migliore per quasi tutti i nuovi siti! Scegli un provider affidabile, con hardware moderno e gestione rigorosa per ridurre l’impatto degli “altri residenti”.
Server Privato Virtuale (Virtual Private Server – VPS)
Come funziona: Un potente server fisico viene diviso in più server virtuali indipendenti tramite virtualizzazione. Ogni VPS ha risorse dedicate di CPU, memoria, spazio disco e banda.
Vantaggi:
Prestazioni e stabilità migliori: Non subisci l’effetto “vicinato”, la velocità è più costante.
Controllo maggiore: È come avere un server tutto tuo, puoi installare software e configurare l’ambiente liberamente, ideale per esigenze tecniche particolari o programmi complessi.
Upgrade flessibili: Puoi aggiornare CPU, memoria o disco singolarmente.
Svantaggi:
Costo più alto: Più caro dell’hosting condiviso.
Serve una certa conoscenza tecnica: Di solito devi gestire e mantenere il server da solo (sicurezza, aggiornamenti ecc.), anche se esistono pannelli di controllo, è più complesso rispetto all’hosting condiviso.
Adatto per: siti con traffico in crescita (migliaia di visite giornaliere), che necessitano di prestazioni migliori o personalizzazioni, o se tu/il tuo team avete competenze di gestione server. Se non sai usare un VPS, puoi optare per VPS gestiti (con un costo extra per la gestione).
Server Cloud (Cloud Server – tendenza principale)
Come funziona: Basato su tecnologia cloud computing, consiste in un grande pool di risorse creato da molti server fisici. Il “cloud server” dell’utente gira nel cluster, con risorse allocate e scalabili su richiesta.
Vantaggi:
Ottima scalabilità: Le risorse come CPU, memoria e banda possono aumentare in tempo reale secondo necessità, perfetto per siti con traffico variabile o in crescita rapida.
Alta affidabilità: Rischio basso di guasti singoli, i data center di solito hanno backup su più nodi, stabilità elevata.
Modalità di pagamento flessibile: Paghi a ore o a mese, in base all’uso effettivo.
Svantaggi:
Configurazione complessa: Devi configurare sicurezza, rete, dischi dati ecc. da solo, più difficile per i principianti rispetto all’hosting condiviso e VPS.
Costo da stimare bene: Se non calcoli bene le risorse o il traffico, i costi possono superare le aspettative.
Costo: Per la stessa configurazione, il prezzo è di solito uguale o superiore a un VPS gestito.
Adatto per: aziende medio-grandi, siti con traffico elevato o in rapida crescita, piattaforme e-commerce, ambienti di sviluppo/test, siti con alta disponibilità. Prodotti come ECS di Alibaba Cloud, Tencent Cloud, Huawei Cloud sono esempi tipici.
Server Dedicato (Dedicated Server)
Come funziona: Hai in esclusiva un server fisico intero. Le risorse sono tutte tue, con prestazioni al top.
Vantaggi: Prestazioni estreme, controllo totale, alta sicurezza.
Svantaggi: Molto costoso, richiede un team professionale di gestione server, responsabilità di manutenzione hardware a carico tuo.
Adatto per: siti molto grandi, settori speciali (finanza, gaming), esigenze molto elevate di sicurezza o prestazioni. Per i principianti, non è necessario considerarlo.
Considerazioni principali per scegliere lo spazio: velocità, stabilità, sicurezza
La velocità èla cosa più importante
Perché è importante? Gli utenti abbandonano la pagina se non si apre entro pochi secondi! Anche il posizionamento nei motori di ricerca considera la velocità della pagina come un indicatore chiave.
Come scegliere:
- Posizione del server! Assicurati di scegliere un data center vicino ai tuoi utenti principali! Gli utenti in Cina continentale avranno sicuramente una velocità più lenta se il server è all’estero. Se il tuo target principale sono gli utenti della Cina continentale, acquista hosting da provider nazionali come Alibaba Cloud o Tencent Cloud con data center in Cina continentale (o multi-linea BGP).
- Configurazione hardware: SSD a stato solido >> HDD meccanico! Scegli un server che supporti PHP 7.x / 8.x e versioni aggiornate di MySQL/MariaDB.
- Larghezza di banda: Capacità di trasferimento dati del server verso l’esterno. Per i principianti, la larghezza di banda base di un hosting condiviso (ad esempio qualche Mb/s) è sufficiente. Evita hosting economici che dichiarano “traffico illimitato” ma limitano gravemente la velocità (spesso “a buon mercato” significa bassa qualità). Per VPS/cloud hosting, fai attenzione ai limiti di picco di larghezza di banda (es. 1Mbps/5Mbps).
- Test di accesso: Quando scegli un provider, controlla la reputazione o prova ad accedere al sito demo ufficiale del provider (se disponibile) prima di pagare.
Stabilità uptime – niente “chiusure” frequenti!
Obiettivo: Garantire che il sito sia sempre online senza interruzioni (ad esempio uptime del 99,9% ≈ massimo 8,76 ore di inattività cumulativa all’anno). Downtime frequenti compromettono la fiducia di utenti e motori di ricerca.
Come verificarlo:
- Impegno del provider: Un provider affidabile indica chiaramente sulla pagina prodotto una garanzia di disponibilità del servizio (SLA) del 99,9%+.
- Recensioni: Cerca su Google “nome provider + recensioni / downtime” per leggere feedback reali degli utenti. I grandi marchi tendono a essere più stabili (ma non sempre).
- Efficienza del supporto clienti: In caso di problemi, puoi contattare rapidamente il supporto, anche di notte o nei weekend? Le grandi aziende solitamente hanno un supporto migliore.
Basi di sicurezza – il lucchetto HTTPS è indispensabile!
Perché? HTTPS cifra la trasmissione per proteggere i dati degli utenti (es. login, pagamenti). Se non c’è HTTPS, i browser lo segnaleranno come “non sicuro”, danneggiando l’esperienza e la fiducia degli utenti! È anche un requisito base per il posizionamento nei motori di ricerca.
Come fare?
- Scegli provider che supportano certificati SSL gratuiti! La maggior parte dei provider affidabili (inclusi Alibaba Cloud, Tencent Cloud per hosting condiviso) offrono certificati gratuiti Let’s Encrypt (wildcard per www e dominio principale). Si possono attivare con un clic nel pannello di controllo. Questa è la garanzia minima.
- Verifica facilità di installazione del certificato: Prima dell’acquisto controlla che il provider supporti SSL o menzioni Let’s Encrypt.
- Forza HTTPS: Dopo aver attivato il certificato, assicurati che tutte le visite siano reindirizzate forzatamente a HTTPS (impostando redirect 301). Solitamente nel pannello c’è l’opzione.
Quanto serve davvero: come calcolare i parametri?
Spazio web (capacità disco): Spazio per archiviare i file.
- Formula semplice: dimensione pagina × numero stimato pagine + dimensione immagini/video.
- Per principianti: per blog personali o siti di piccole dimensioni con contenuti testuali e immagini di medie dimensioni, uno spazio di partenza di 1GB – 5GB è generalmente sufficiente. Se ci sono molte immagini/video o e-commerce (molte immagini prodotto), serve più spazio (10GB+). Se non basta, si può facilmente fare upgrade.
- Attenzione: diffida di hosting con “spazio enorme ma a prezzo troppo basso”, spesso con prestazioni pessime.
Traffico mensile / larghezza di banda: Totale dati scaricati dagli utenti dal tuo sito ogni mese.
- Stima per principianti: (dimensione media pagina + immagini) × utenti mensili stimati × pagine visitate in media. Ad esempio, 500KB × 5000 utenti × 3 pagine = 7500MB ≈ 7,3GB. I pacchetti base di hosting condiviso (es. 100GB/mese) sono più che sufficienti per i nuovi siti.
- Nota: L’hosting condiviso ha spesso limiti nascosti su CPU/memoria, non guardare solo spazio e traffico.
Numero di database:
- I CMS come WordPress richiedono database (di solito MySQL o MariaDB).
- Per principianti: la maggior parte dei siti necessita solo di un database (1 sito = 1 database). Gli hosting condivisi ne offrono diversi, quindi è abbastanza per cominciare.
Account email, sottodomini, ecc.: Di solito gli hosting condivisi ne offrono molti, usa quelli di cui hai bisogno.
Scelta del provider e consigli per l’acquisto
Scelte affidabili e popolari:
- Per utenti in Cina (velocità e supporto migliori): Alibaba Cloud (Wanwang), Tencent Cloud (cloud hosting / server leggeri), Huawei Cloud. Offrono linee di prodotti mature e assistenza clienti locale più comoda.
- Per utenti internazionali (o esperti tecnici): SiteGround (famoso per ottimizzazione WordPress e velocità), Bluehost, A2 Hosting, DreamHost ecc. Attenzione a velocità e pagamenti cross-border.
- Consiglio: Scegli prima un grande provider vicino ai tuoi utenti! In Cina Alibaba Cloud / Tencent Cloud, per USA SiteGround / Bluehost.
Punti chiave da considerare al momento dell’acquisto:
- Lingue/Programmi supportati: Assicurati che l’ambiente di hosting supporti il programma che utilizzi per creare il sito (ad esempio Apache/Nginx + PHP + MySQL). La versione di PHP non deve essere troppo vecchia.
- Pannello di controllo: Forniscono un pannello di gestione grafico facile da usare? Come cPanel (ampiamente utilizzato a livello internazionale) o BaoTa Panel (popolare in Cina), molto importante per i principianti.
- Backup automatici: Il provider offre un servizio di backup automatico regolare? La sicurezza dei dati è fondamentale! Con quale frequenza vengono effettuati i backup? Per quanto tempo vengono conservati? È possibile effettuare un ripristino autonomo? Il backup gratuito è indispensabile (di solito conservato da 7 a 30 giorni).
- Supporto clienti: Quali modalità di contatto sono disponibili (assistenza 24/7 online? Telefono? Ticket? In lingua cinese?) Qual è la velocità di risposta? Prova il loro supporto prima dell’acquisto per vedere se rispondono rapidamente.
- Strategia dei prezzi: Prezzo scontato il primo anno vs prezzo di rinnovo (il rinnovo può essere molto più caro)! L’impatto della durata del pagamento.
- Politica di rimborso: La maggior parte dei provider di hosting di qualità offre una garanzia di rimborso senza motivazioni di circa 30 giorni (periodo di prova), assicurati di capirla bene.
- Recensioni degli utenti: Infine, controlla le recensioni autentiche degli utenti (soprattutto recenti), per vedere se ci sono problemi comuni (come lentezza, frequenti interruzioni, cattivo supporto clienti).
Impostare una struttura di contenuti del sito web ragionevole
Una buona struttura del sito significa che per gli utenti: trovare le informazioni è molto facile, bastano pochi clic per vedere ciò che vogliono, e l’esperienza è naturale e fluida.
Per i motori di ricerca: i loro “crawler” (robot che raccolgono contenuti web) possono facilmente trovare tutte le tue pagine, capire di cosa trattano e come sono collegate tra loro.
Menu di navigazione: chiarezza e semplicità sono fondamentali
La barra di navigazione (di solito in alto) è la “strada principale” per gli utenti per esplorare il sito. Il suo design determina se l’utente può capire subito cosa offre il sito e come trovare ciò che cerca.
Controlla il numero: meno è meglio!
Regola: il menu principale non deve contenere troppi elementi, lo scopo è che l’utente possa capire tutto con un colpo d’occhio. Il numero ideale è di solito 5-7 voci massimo.
Contenuto:
- Core business/prodotti: come “Prodotti”, “Servizi”, “Soluzioni”. Organizzati per tipo di business o categoria di prodotto, evita troppe sotto-categorie (mettile nei menu secondari).
- Pagine informative chiave: “Chi siamo” (storia del brand, team), “Contatti” (tutti i modi per contattarti).
- Centro contenuti/Blog: “Blog”, “Articoli”, “Centro risorse”, “Centro assistenza” (dove pubblichi articoli, tutorial, risorse scaricabili).
- Call to Action (opzionale ma consigliato): “Prova gratuita”, “Contattaci subito”, “Carrello” (per e-commerce).
Attenzione: non mettere tutti i link del sito nel menu principale! Pagine secondarie (come privacy policy, offerte di lavoro) vanno meglio nel footer.
Nomi chiari e comprensibili!
I nomi delle voci devono essere facilmente capiti dall’utente, evita termini troppo tecnici o troppo creativi (ad esempio “Idee creative” al posto di “Blog”). Ad esempio: “Servizi” è più diretto di “Cosa possiamo fare?”.
Livelli piatti: non nascondere troppo in profondità!
Regola dei tre livelli (ideale):
- Primo livello: menu principale (es. “Prodotti”)
- Secondo livello: menu a tendina (es. “Smartphone”, “Computer”, “Accessori”)
- Terzo livello: pagina specifica (es. sotto “Smartphone” trovi “iPhone 15”, “Huawei P60”)
Obiettivo principale: ogni pagina importante dovrebbe essere raggiungibile in massimo 3 clic (Homepage → Menu principale → Menu secondario → Pagina)
Troppi livelli (4 o più clic) aumentano il rischio di abbandono e rendono difficile la scansione per i crawler dei motori di ricerca.
URL: semplice e semantico
Ogni pagina ha un URL unico. Un buon URL è come un cartello chiaro: l’utente capisce subito di cosa parla la pagina e il motore di ricerca ne comprende il tema.
Principi base:
Includi parole chiave: inserisci naturalmente le parole chiave principali o la categoria nel URL. Per esempio:
- Buono:
www.example.com/blog/come-scegliere-un-dominio(Blog – Come scegliere un dominio) - Scarso:
www.example.com/post.php?id=123(numeri senza senso) - Buono:
www.example.com/services/servizi-seo(Servizi – Servizi SEO)
Esprimi chiaramente la gerarchia: la struttura dell’URL dovrebbe riflettere la posizione della pagina nel sito. Usa la barra / per separare i livelli. Per esempio:
- Pagina categoria prodotti:
.../products/notebooks - Pagina prodotto specifico:
.../products/notebooks/macbook-pro-16 - Chi siamo:
.../about-us - Articolo blog:
.../blog/category/nome-articolo(cartella categoria opzionale)
Brevità ed efficacia: elimina parole inutili (come the, a, and), mantieni la semplicità, ma non a scapito della chiarezza. La priorità è la semantica rispetto alla brevità assoluta.Usa il trattino - come separatore: Evita gli spazi (che vengono codificati come %20 e risultano brutti), il carattere di sottolineatura _ (che in alcuni contesti potrebbe creare problemi) o simboli speciali. how-to-choose-domain-name è la forma standard.
Come configurare (in base alla piattaforma di creazione del sito):
WordPress:
- Vai su “Impostazioni” → “Permalink”.
- Si consiglia fortemente di scegliere “Struttura personalizzata” e inserire
/. - Strutture comuni:
/%postname%/(usa direttamente lo slug del post come URL) oppure/%category%/%postname%/(include la categoria).
Altri CMS (come Shopify, Wix): Di solito nel pannello di controllo ci sono impostazioni SEO o di modifica URL. Assicurati che sia possibile modificare il formato in uno più amichevole. Evita URL generati automaticamente lunghi e senza senso.
Configurazione manuale: Se sviluppi in puro codice, definisci le regole di routing degli URL seguendo questi principi.
Link interni: costruire una rete di contenuti (per aumentare l’autorità e migliorare l’esperienza utente)
I link interni sono quelli che collegano una pagina del tuo sito a un’altra pagina dello stesso sito. Sono uno degli strumenti SEO più potenti e più sottovalutati dai principianti.
Valore principale:
- Guidare l’utente a leggere più a fondo: inserisci link in contenuti correlati per facilitare l’esplorazione di ulteriori informazioni, aumentando visualizzazioni e tempo di permanenza. Per esempio: in un articolo su “come scegliere un dominio”, puoi linkare a “consigli su registrar di domini” o “guida all’hosting”.
- Aiutare i motori di ricerca a scansionare e indicizzare: i crawler seguono i link per scoprire nuove pagine (soprattutto quelle non presenti nel menu o nella sitemap).
- Trasmettere autorità (importanza): i motori di ricerca valutano il valore di una pagina tramite i link. Le pagine linkate da pagine ad alta autorità (come la home) vengono considerate più importanti.
- Definire la rilevanza tematica: pagine intercollegate vengono ritenute più rilevanti tematicamente.
Strategia di implementazione (guida operativa):
Inserire naturalmente nel testo: il modo migliore è usare testi ancora descrittivi nel corpo dell’articolo. Il testo ancora deve indicare chiaramente il contenuto del link (evita “clicca qui”).
Buono: Quando scegli l’hosting, la **velocità** è un fattore chiave. (link a pagina che spiega perché la velocità è importante)
Scarso: Per sapere perché la velocità è importante, **clicca qui**.
- Modulo articoli correlati/letture consigliate: in fondo all’articolo o nella barra laterale, inserisci un modulo che elenchi automaticamente o manualmente altri articoli strettamente correlati al tema.
- Breadcrumb navigation: mostra in alto nella pagina (di solito sotto il titolo) il percorso attuale dell’utente (es: Home > Blog > SEO tips > Struttura del sito). È uno strumento potente per navigazione e link interni, che riflette chiaramente la gerarchia.
- Pagina sitemap (versione HTML): una pagina testuale che elenca tutti i link importanti del sito (anche con livelli). Usata poco dagli utenti, ma ottima integrazione per i motori di ricerca.
- Evita l’abuso: aggiungi link solo dove è davvero rilevante, e verso pagine di alta qualità. Non aggiungere link solo per aumentare il numero di link.
Sitemap XML: la mappa per i motori di ricerca
La sitemap XML (Sitemap.xml) è un file speciale (di solito nella root, es: www.example.com/sitemap.xml) che elenca tutte le URL importanti del sito con metadati come data ultima modifica, frequenza aggiornamento e importanza.
Funzioni principali:
- Garantire l’indicizzazione: informa attivamente i motori di ricerca su tutte le pagine (soprattutto quelle complesse, nuove o con pochi link esterni), aumentando molto la probabilità e la velocità di indicizzazione.
- Scoprire aggiornamenti: i motori di ricerca usano il campo
lastmod(ultima modifica) per rilevare pagine aggiornate e ricrawlerarle rapidamente. - Segnalazione priorità (opzionale): puoi dare una priorità maggiore (da 0.0 a 1.0) alle pagine più importanti come la home o le pagine prodotto principali.
Come creare e inviare (facile per principianti):
Creazione:
- Generazione automatica tramite piattaforma: CMS popolari come WordPress spesso hanno funzionalità integrate o plugin gratuiti (come “Yoast SEO”, “Rank Math”, “Google XML Sitemaps”) per generare la sitemap con un solo clic. Questo è il metodo più consigliato, la sitemap si aggiorna automaticamente quando il sito viene aggiornato.
- Strumenti online: Puoi usare strumenti gratuiti online (cerca “XML sitemap generator”) inserendo l’URL del sito per generarla manualmente. Adatto per siti statici.
- Scrittura manuale (non raccomandata): Molto laboriosa e quasi nessuno la usa.
Invio:
- Piattaforma di risorse di Baidu: Accedi, vai a Gestione sito → Invio risorse → Indicizzazione normale → Sitemap, inserisci l’URL della tua sitemap XML.
- Google Search Console: Accedi, seleziona la risorsa (sito), nel menu a sinistra → Sitemap → inserisci l’URL della tua sitemap XML nella casella “Aggiungi una nuova sitemap”.
- Consiglio: Dopo aver aggiornato la sitemap, inviala di nuovo su entrambe le piattaforme.
Fai una buona ricerca di parole chiave
La ricerca di parole chiave significa semplicemente capire cosa cercano i tuoi utenti target e come cercano.
Non è un’ipotesi a caso, ma il passo più importante e orientativo nell’SEO!
Trova parole che abbiano un volume di ricerca, siano rilevanti per il tuo contenuto e su cui tu abbia una buona possibilità di posizionarti.
Obiettivi della ricerca di parole chiave
Di solito soddisfano tre criteri:
- Rilevanza: La parola o frase deve essere strettamente legata al tema, business o contenuto del tuo sito. Per esempio, ottimizzare “ultimi smartphone” su un sito che vende tappetini da yoga è senza senso.
- Volume di ricerca: Deve esserci un numero significativo di persone che cercano con quella parola. Parole con volume zero o molto basso hanno un ritorno basso (ma non trascurare gli effetti cumulativi delle parole chiave long-tail).
- Competitività gestibile: La difficoltà di competere per quella parola deve essere tale che, con la tua base attuale (es. autorità del dominio, forza del contenuto), puoi posizionarti. Un sito nuovo difficilmente compete per parole molto competitive come “assicurazioni” o “prestiti”.
Fonti di parole chiave
Mettiti nei panni dell’utente (cambia prospettiva):
- Chiediti: Se avessi un problema o bisogno di questo prodotto/servizio, cosa scriverei su Baidu/Google?
- Chiedi ai clienti/target: Durante conversazioni o ricerche, scopri quali parole usano di solito per cercare. È un’informazione preziosa di prima mano.
- Chiedi al team/venditori: Loro sono in contatto diretto con i clienti e conoscono bene le domande e abitudini di ricerca comuni.
Guarda cosa fanno i concorrenti (analisi competitiva):
- Individua 3-5 siti di successo nel tuo settore.
- Osserva i titoli (Title) e le descrizioni (Description) della homepage: Di solito contengono le parole chiave più importanti per loro.
- Guarda gli articoli o le pagine prodotto più performanti: Nota i titoli e i punti focali del contenuto.
Usa strumenti gratuiti:
- Strumenti webmaster per parole chiave: In Google Search Console puoi vedere quali parole chiave portano traffico ai siti concorrenti (se hanno traffico rilevante).
- Estensioni SEO (es. versione gratuita di MozBar, analisi siti gratuite di Ahrefs): Permettono una prima analisi delle parole chiave e del profilo backlink dei concorrenti.
“Suggerimenti gentili” dei motori di ricerca (dropdown, ricerche correlate):
Suggerimenti nel campo di ricerca principale: Cerca una parola chiave principale (es. “fitness”) su Google, nel menu a tendina vedrai molte parole chiave correlate frequentemente cercate. Sono molto preziose!
Ricerche correlate in fondo alla pagina dei risultati: In fondo alla pagina dei risultati, il motore mostra altre parole chiave correlate cercate dagli utenti.
Come fare: Parti dalle tue parole chiave core business, nome prodotto o termini di domanda, cerca e annota le parole nei dropdown e nelle ricerche correlate.
Strumenti gratuiti o a basso costo per scavare dati:
- Google Trends: (trends.google.com) – simile a Baidu Index, mostra tendenze di parole chiave globali o regionali, argomenti correlati e query.
- Google Keyword Planner: (richiede account Google Ads, uso gratuito) – simile a Baidu Keyword Planner, fornisce previsioni di volume di ricerca e livello di competizione (“alto”, “medio”, “basso”).
Altri strumenti gratuiti:
- AnswerThePublic: Inserisci una parola chiave principale e mostra le domande comuni che gli utenti cercano, ad esempio “come iniziare fitness?” o “quali attrezzi servono per fitness?”.
Comprendere l’essenza: capire l'”intento di ricerca”
L’intento di ricerca, detto semplicemente: cosa vuole fare realmente l’utente quando inserisce questa parola chiave? Che tipo di risultato si aspetta di vedere?
Perché è importante? Perché l’obiettivo dei motori di ricerca è fornire i risultati più pertinenti all’intento dell’utente.
Se il tuo contenuto non corrisponde all’intento, anche se è ben posizionato, gli utenti non cliccheranno o cliccheranno e usciranno subito (alto tasso di rimbalzo), e alla fine la tua posizione scenderà.
Tipi comuni di intento di ricerca:
Informativo (Informational):
Cosa vuole l’utente: apprendere, informarsi, cercare dati, risolvere problemi.
Caratteristiche delle parole chiave: solitamente domande o parole come “cos’è”, “perché”, “come”, “tutorial”, “guida”.
Esempi: “Che cos’è la SEO?”, “Come installare WordPress?”, “Quali medicine aiutano a guarire rapidamente il raffreddore?”.
Come rispondere con i contenuti: fornire risposte chiare, complete e facilmente comprensibili, tutorial, guide o articoli di spiegazione.
Navigazionale (Navigational):
Cosa vuole l’utente: accedere direttamente a un sito specifico, marchio o pagina.
Caratteristiche delle parole chiave: solitamente nomi di brand, siti o prodotti.
Esempi: “Taobao”, “Zhihu”, “Sito ufficiale Apple”, “Negozio Xiaomi”.
Come rispondere con i contenuti: di solito sono i siti ufficiali dei brand a dominare queste parole chiave. Per chi non è il brand, il valore è basso (a meno che non si crei un sito di navigazione).
Transazionale (Transactional):
Cosa vuole l’utente: comprare qualcosa, cercare un servizio, registrarsi, scaricare (chiara intenzione di acquisto o azione).
Caratteristiche delle parole chiave: spesso includono parole come “comprare”, “prezzo”, “offerta”, “pacchetto”, “franchising”, “scaricare”, “qual è il migliore”, “consigliato”.
Esempi: “Quanto costano le scarpe da ginnastica Nike?”, “Offerta hosting sito XX”, “Qual è la migliore palestra di yoga a Chaoyang, Pechino?”.
Come rispondere con i contenuti: pagine prodotto, descrizioni di servizi, pagine promozionali, guide all’acquisto o recensioni comparative.
Investigazione commerciale (Commercial Investigation):
Cosa vuole l’utente: confrontare diversi marchi, prodotti o servizi per decidere l’acquisto finale.
Caratteristiche delle parole chiave: spesso includono “vs”, “confronto”, “qual è migliore”, “recensione”, “valutazione”, “marchio A marchio B”.
Esempi: “Huawei vs iPhone”, “Qual è meglio: WordPress o Shopify?”, “Recensioni hosting XX”.
Come rispondere con i contenuti: articoli di confronto approfondito, report, analisi pro e contro, casi d’uso degli utenti.
Parole chiave a coda lunga
Le “parole chiave a coda lunga” sono termine con volumi di ricerca relativamente bassi (ma in totale molto grandi), di solito più lunghe e più specifiche.
Caratteristiche: “Corso di pittura a olio per adulti principianti nel weekend a Haidian, Pechino, con buon rapporto qualità-prezzo”, “Cosa fare se iPhone 15 Pro Max ha segnale debole?”, “Creme idratanti economiche consigliate per pelle sensibile”.
Perché sono indispensabili per i siti nuovi?
- Intento estremamente chiaro: l’obiettivo dell’utente è molto preciso, con forte necessità di conversione o soluzione.
- Bassa concorrenza: sono termini molto mirati, pochi siti li ottimizzano, quindi i nuovi siti trovano più facile posizionarsi.
- Potenziale di conversione più alto: più la ricerca è specifica, più la necessità è chiara; se il tuo contenuto soddisfa, la conversione (acquisto, richiesta, registrazione) è più probabile.
- Volume complessivo enorme: la maggior parte delle ricerche online sono di coda lunga — il loro effetto aggregato è enorme.
Come scoprire parole chiave a coda lunga?
Varianti ed estensioni della parola chiave principale: usa strumenti e suggerimenti di completamento automatico/ricerche correlate, esplorando domande, scenari, località, funzioni, ecc.
Esempio: parola chiave principale “fitness” → coda lunga: “come fare fitness a casa”, “cosa mangiare per fare fitness”, “come allenarsi da principiante in palestra”, “programma fitness per perdere peso leggero”, “le donne diventano muscolose facendo fitness?”
Piattaforme di domande e comunità: Quora, Facebook, LinkedIn, forum di settore — cosa chiedono le persone? Come descrivono i loro problemi? Sono tutte ottime fonti per parole chiave a coda lunga!
Osserva i commenti degli utenti: nelle sezioni commenti dei tuoi articoli/prodotti o dei concorrenti, le domande degli utenti riflettono le loro esigenze di ricerca.
Selezione e organizzazione delle parole chiave
Dopo aver raccolto molte parole chiave, devi filtrarle e classificarle per costruire la tua strategia di parole chiave principale.
Criteri di filtro (basati su obiettivi e dati degli strumenti):
Rilevanza: il primo filtro — elimina subito quelle non pertinenti.
Intento target: corrisponde al tipo di intento su cui vuoi puntare? (es. nuovi blog puntano su intenti informativi, e-commerce su intenti transazionali/comparativi)
Volume di ricerca (stimato): usa Google Keyword Planner e altri strumenti per vedere intervalli o trend e valutare se vale la pena investire.
Evita di inseguire solo le keyword più popolari, concentra l’attenzione anche su quelle con potenziale (anche con poche decine o centinaia di ricerche mensili).
Competitività:
Suggerimento strumenti: guarda l’indicazione del “livello di competizione” fornita dal Keyword Planner (o la stima della difficoltà negli strumenti SEO).
Ricerca manuale: cerca la parola chiave su Google e verifica:
Chi sono i siti nella prima pagina? (Siti autorevoli come siti ufficiali, Zhihu, giganti del settore? O blog personali o siti di piccole imprese? Naturalmente i primi sono più difficili da posizionare.)
Ci sono molti annunci nella pagina dei risultati? (Molti annunci di solito significano alto valore commerciale e forte competizione.)
Ci sono molte funzionalità di ricerca speciali (carosello video, knowledge graph, snippet in evidenza, ecc.)? (Potrebbero dividere i clic degli utenti)
Valore commerciale: Per parole con evidente intento transazionale, anche se il volume di ricerca è medio, dovrebbero essere prioritarie.
Costruisci un database di parole chiave (gestione strutturata):
Raggruppa: raggruppa per tema centrale, tipo di business o sezione del sito.
Esempio di raggruppamento: “parole chiave core prodotto”, “parole chiave core business”, “parole chiave articoli informativi (per tema)”, “parole chiave long tail Q&A”.
Campi: registra su Excel o documento:
- Parola chiave (Keyword)
- Intento di ricerca (Intent – informativo/transactional/comparativo/navigation)
- Volume di ricerca stimato (Search Volume – o fascia di popolarità)
- Difficoltà competitiva (Competition – alta/media/bassa)
- Pagina target (Target Page – quale pagina ottimizzare?)
- Note (Notes – come fonte, idee particolari)
Ordina per priorità:
- Formula per principianti: alta pertinenza + competizione media/bassa + volume ragionevole/alto valore commerciale.
- Parti dalle parole long tail core: concentrati su poche parole long tail correlate, con bassa competizione, per costruire fiducia e traffico iniziale. Non tentare di ottimizzare subito parole chiave principali!
Crea contenuti utili e leggibili
Cos’è un buon contenuto? Ricorda due criteri d’oro:
- Utile (core valore): risolve realmente i problemi degli utenti, fornisce informazioni necessarie, soddisfa curiosità o bisogni. Chi legge deve trarne beneficio!
- Leggibile (chiave esperienza): scritto in modo chiaro, organizzato, non stanca la vista. L’utente deve cogliere il punto rapidamente e capire facilmente cosa dici.
Il contenuto deve essere “utile” (risolvere problemi utenti)
Allinea con l’intento di ricerca:
- Torna alle origini: rivedi l’intento di ogni parola chiave target definito nella ricerca (informativo, transazionale, ecc.). Il contenuto deve aderire al 100% a questo intento!
- Se l’intento è “imparare”, offri una guida chiara, sistematica e attuabile.
- Se l’intento è “acquistare”, fornisci informazioni dettagliate sul prodotto, recensioni reali, guida all’acquisto e link facili.
- Se l’intento è “confrontare”, realizza valutazioni e analisi obiettive e approfondite.
Copri in profondità i bisogni: non limitarti a scorrere superficialmente! Prova a coprire tutte le possibili domande chiave correlate, offrendo una soluzione completa.
Per esempio, scrivendo “come scegliere un dominio”, non parlare solo di “quale estensione scegliere”, ma anche di “confronto tra piattaforme di registrazione”, “importanza della privacy”, “operazioni post-registrazione” e così via.
Offri un valore superiore alle aspettative:
- Insight / analisi unici: non limitarti a riportare informazioni, aggiungi il tuo pensiero, esperienza o punto di vista unico.
- Passi pratici: nei tutorial, spiega con chiarezza e dettaglio ogni passaggio, così l’utente può agire subito.
- Dati e casi di studio: usa dati reali e mostra risultati con casi concreti.
- Raccolte di risorse: fornisci strumenti utili, modelli, link per download e altro.
Titolo: la finestra per attrarre clic e comunicare valore
Elementi chiave:
- Includi la parola chiave principale: integrala in modo naturale all’inizio o vicino all’inizio del titolo, così utenti e motori capiscono subito il tema.
- Comunica chiaramente valore/beneficio: dì cosa ottiene chi legge (es: “risolvi il problema XX”, “impara XX in 5 minuti”, “guida XX”).
- Stimola interesse (moderatamente): crea curiosità, usa parole positive o sottolinea un problema (ma senza esagerare o ingannare).
Consigli pratici:
Struttura di riferimento:
- Parola chiave + beneficio/soluzione: “Guida alla scelta del dominio: 3 passi per un indirizzo facile da ricordare e affidabile”
- Domanda: “Come scegliere hosting? Guida anti-trappole per principianti”
- Numero: “7 consigli chiave per migliorare la leggibilità dei contenuti del sito”
- Soluzione al problema: “Il sito si blocca sul cellulare? Forse l’hosting non è giusto”
Lunghezza adeguata: i motori mostrano titoli limitati (circa 60 caratteri su PC, meno su mobile). Metti le info principali e la parola chiave all’inizio.
Evita i titoli clickbait: il contenuto deve mantenere la promessa del titolo! Esagerare porta a bounce rate alto e perdita di fiducia.
Struttura chiara: rendi la lettura un piacere
Logica e gerarchia:
- Organizza intorno al tema centrale: non divagare.
- Dal generale al dettaglio: inizia con una breve introduzione che spiega cosa risolve l’articolo e che valore dà. Poi sviluppa dettagliatamente.
Usa bene i sottotitoli (H2, H3):
- Dividi i blocchi di contenuto: Ogni sottotitolo rappresenta un sotto-argomento o un punto chiave.
- Includi parole chiave: Inserisci parole chiave rilevanti nei titoli H2/H3 in modo appropriato (aiuta la SEO e la comprensione).
- Formato evidente: Deve differenziarsi visivamente dal testo principale (di solito carattere più grande e grassetto).
I paragrafi devono essere brevi e concisi:
- Un’idea per paragrafo: Un paragrafo deve contenere un solo concetto centrale.
- Controllo della lunghezza: Ogni paragrafo dovrebbe avere 3-5 righe (in larghezza schermo desktop) per una lettura confortevole. Suddividi i concetti lunghi in più paragrafi.
Usa con astuzia le liste:
- Elenco puntato: Per punti paralleli, caratteristiche, o istruzioni passo passo.
- Elenco numerato: Per fasi o processi che seguono un ordine logico.
- Funzione: Migliora molto la velocità di scansione e la leggibilità, soprattutto per evidenziare i punti chiave.
Usa spazi bianchi:
- Aumenta gli spazi tra paragrafi e righe: Evita un aspetto “affollato” e lascia “respirare” la pagina.
Formattazione del testo (con moderazione):
- Grassetto: Per enfatizzare i concetti o le parole chiave più importanti.
- Corsivo: Per enfatizzazioni secondarie o citazioni.
- Evita gli eccessi: Non esagerare con il grassetto o altre formattazioni per non perdere il focus.
Espressione linguistica: semplice e chiara
Essere professionali non significa essere complicati. La chiarezza è la vera professionalità.
Rivolgiti al lettore: Immagina di spiegare a un amico o a un cliente.
Evita un linguaggio troppo tecnico: Se devi usare termini tecnici, fornisci subito una spiegazione semplice. Ad esempio: “CMS (Content Management System) è una piattaforma che ti permette di creare un sito senza scrivere codice.”
Struttura delle frasi semplice:
- Usa frasi brevi.
- Evita frasi complesse con subordinate annidate.
- Il soggetto deve essere chiaro.
- Evita la forma passiva quando non serve.
Tono positivo e amichevole: Usa “noi”, “tu” per avvicinarti al lettore.
Leggi ad alta voce: Dopo aver scritto, rileggi il testo. Se non suona bene, probabilmente non è chiaro. Modifica subito.
Incorpora le parole chiave in modo naturale
Posizioni chiave:
- Paragrafo iniziale: Inserisci la parola chiave principale subito dopo il titolo, in modo naturale.
- Sottotitoli: Inserisci parole chiave rilevanti negli H2/H3 se appropriato.
- Paragrafo finale: Ribadisci il tema menzionando ancora la parola chiave in modo naturale.
Varietà semantica: Non ripetere sempre la stessa parola. Usa parole correlate, sinonimi, varianti a coda lunga, domande. Ad esempio, per “dominio” puoi usare anche “indirizzo del sito”, “registrazione dominio”, “come scegliere un dominio”.
Non fissarti sulla densità delle parole chiave: Non cercare di raggiungere una percentuale specifica! L’importante è che il testo sia naturale e focalizzato sul tema. Un uso eccessivo di parole chiave peggiora l’esperienza di lettura e può essere penalizzato dai motori di ricerca.
Metti il lettore al centro: Chiediti: questa parola qui sembra naturale? È coerente con il contesto?
Immagini e multimedia: non solo decorazione
Migliora la comprensione e l’attrattiva:
- Usa grafici per spiegare concetti complessi.
- Inserisci screenshot o brevi video per guide passo passo.
- Immagini di qualità e con atmosfera migliorano l’interesse nella lettura.
Ottimizzazione SEO delle immagini:
- Nome file significativo: Usa nomi descrittivi invece di IMG_1234.jpg, per esempio how-to-choose-domain-name-diagram.jpg.
- Testo alternativo (Alt Text) obbligatorio: È fondamentale per utenti non vedenti, per il caricamento quando l’immagine non si carica, e per i motori di ricerca.
- Come scrivere: Descrivi accuratamente e sinteticamente l’immagine, includendo la parola chiave in modo naturale. Per esempio: “Screenshot del pannello di registrazione dominio”.
- Didascalia: Breve testo sotto l’immagine per spiegare o aggiungere dettagli.
- Compressione: Usa strumenti come TinyPNG o Squoosh per ridurre il peso dell’immagine senza perdere qualità e velocizzare il caricamento.
Freschezza del contenuto
Stabilire un meccanismo di aggiornamento:
Revisioni periodiche: Controllare regolarmente (ad esempio ogni trimestre o semestre) i contenuti ad alto traffico e quelli con parole chiave target.
Identificare i contenuti da aggiornare:
- Informazioni obsolete (politiche, dati, versioni software).
- Calata evidente di ranking o traffico.
- Commenti/feedback degli utenti che segnalano errori o nuove esigenze.
- Contenuti originali non sufficientemente approfonditi o completi.
Strategie di aggiornamento:
- Aggiornare dati/informazioni: sostituire con materiali aggiornati.
- Integrare nuovi contenuti/sezioni: aggiungere profondità o coprire nuove problematiche emergenti.
- Ottimizzare titoli/descrizioni: se i titoli non sono abbastanza accattivanti o le descrizioni imprecise.
- Migliorare la leggibilità: migliorare struttura e linguaggio, aggiungere immagini/grafici.
- Rafforzare la copertura di parole chiave/soddisfazione dell’intento: adeguare secondo i dati attuali delle keyword.
- Correggere errori: ortografia, grammatica, link obsoleti.
Riscrivere o dividere/unire:
- Se il tema del contenuto è cambiato molto o è troppo vecchio, considerare una riscrittura completa.
- I contenuti troppo lunghi o complessi possono essere suddivisi in articoli a serie.
- Pagine correlate ma con poco contenuto possono essere unite in guide più complete.
Fare una buona ottimizzazione tecnica di base e “promozione”
Questa fase della SEO mira a risolvere due punti chiave:
- Curare bene il “negozio”: assicurarsi che il sito sia veloce, piacevole da usare su mobile, sicuro e affidabile (ottimizzazione tecnica di base). Così gli utenti possono navigare senza problemi e i “bot” dei motori di ricerca possono scansionare facilmente i contenuti.
- Trovare modi per “farsi sentire”: ottenere tanti backlink (siti che raccomandano il tuo sito) e condivisioni sui social media, per far conoscere il tuo sito a più persone (promozione dei contenuti).
Ottimizzazione tecnica di base
Velocità del sito: linea di vita! (punto critico!)
Perché è fondamentale? Gli utenti hanno poca pazienza, se il caricamento supera i 3 secondi, rischiano di abbandonare! La velocità è anche un fattore diretto per il posizionamento nei motori di ricerca.
Cause comuni di rallentamento e come gestirle per principianti:
Immagini troppo grandi la causa principale!
- Cosa fare: Comprimere sempre le immagini! Usare strumenti online gratuiti (TinyPNG, Squoosh) o plugin per siti (ad esempio WP Smush per WordPress) per comprimere senza perdita di qualità.
- Obiettivo: la dimensione di un’immagine in pagina dovrebbe essere solitamente tra 100KB e 300KB (dipende dalla risoluzione). Le immagini per social media seguono altri standard.
Scegliere il formato giusto: JPG per foto, PNG o SVG per grafiche semplici/loghi.
Spazio hosting limitato: hosting condiviso economico può avere prestazioni scarse.
Consigli/ottimizzazioni:
- Per siti nuovi, preferire host con buona reputazione e infrastrutture moderne (dischi SSD). Evitare host troppo economici “trappola”.
- Abilitare la cache offerta dal provider (di solito basta attivarla facilmente).
- Utilizzare CDN (Content Delivery Network) come Cloudflare (ha piano gratuito), Baidu Cloud Accelerator, ecc. Funziona distribuendo i file statici (immagini, CSS, JS) su più nodi globali, così gli utenti accedono al server più vicino, aumentando notevolmente la velocità. Anche la versione gratuita è efficace e facile da configurare.
Codice frontend pesante (troppi plugin/effetti): troppe estensioni o temi possono rallentare il sito.
Ottimizzazione: verificare regolarmente e disattivare/rimuovere plugin e temi inutilizzati. Scegliere temi e plugin leggeri e ben valutati.
Strumenti di controllo: testare la velocità con strumenti gratuiti per individuare i colli di bottiglia: PageSpeed Insights (Google), Piattaforma risorse di ricerca Baidu → Test velocità sito.
Adattamento mobile
Situazione attuale: il traffico da mobile supera di gran lunga quello da desktop. I motori di ricerca indicizzano di default il sito in versione mobile.
Cosa fare:
- Usare design responsivo (Responsive Design): la soluzione migliore! Il sito si adatta automaticamente a schermi di dimensioni diverse (mobile, tablet, desktop) modificando layout, dimensione immagini e font. La maggior parte delle piattaforme moderne (template WordPress, Shopify, Wix ecc.) lo supporta di default. Verificare che il sito sia responsive (chiedere al provider o controllare descrizione template).
- Non usare: siti separati per mobile con URL differenti (es.
m.example.com) perché sono difficili da mantenere e soggetti a errori.
Strumenti di verifica: Google Search Console → Test usabilità mobile, Piattaforma risorse di ricerca Baidu → Adattamento mobile (per vecchie implementazioni). Oppure visitare direttamente il sito su mobile e verificare: il testo è leggibile? I pulsanti sono cliccabili? Serve zoom manuale?
HTTPS e lucchetto di sicurezza (obbligatorio!)
Perché è necessario? Cripta la trasmissione dei dati tra il browser dell’utente e il server, proteggendo la privacy (come le informazioni di login), evitando che il browser segnali il sito come “Non sicuro”, ed è anche un requisito base per il posizionamento sui motori di ricerca.
Come fare? Molto semplice!
- Scegli un provider di hosting che offra certificati SSL gratuiti Let’s Encrypt (Alibaba Cloud, Tencent Cloud, SiteGround e altri provider principali lo offrono).
- Accedi al pannello di controllo dell’hosting (cPanel, pannello Baota, ecc.) e cerca le impostazioni “SSL/TLS” o “Sicurezza”.
- Richiedi e attiva il certificato per il dominio con un solo clic (di solito c’è un pulsante “Ottieni gratis” o “Installa Let’s Encrypt”).
- Forza HTTPS (reindirizzamento 301): dopo aver attivato SSL, assicurati di impostare il reindirizzamento automatico di tutte le visite da
http://ahttps://. Nei pannelli di controllo solitamente c’è l’opzione “Forza HTTPS” da abilitare.
Verifica: visita il tuo sito nel browser, nella barra degli indirizzi a sinistra dovrebbe comparire un piccolo lucchetto. Cliccando sul lucchetto puoi vedere le informazioni sul certificato.
Fai sapere ai motori di ricerca dei nuovi contenuti: invia i link attivamente
Invio della sitemap XML: (già sottolineato al punto 3) è il modo più completo e duraturo per notificare ai motori di ricerca tutte le pagine importanti del sito.
Invio immediato di nuove pagine/aggiornamenti importanti:
- Google Search Console: menu a sinistra -> Controllo URL -> inserisci il link della nuova pagina -> verifica URL effettivo -> Richiedi indicizzazione.
- Funzione: accelera la scoperta e l’indicizzazione delle nuove pagine da parte dei motori di ricerca (il posizionamento però richiede tempo).
Promozione dei contenuti e costruzione di link esterni
Molti backlink sono la chiave per ottenere voti di autorità per il dominio.
- Perché è fondamentale? Molti siti diversi (specialmente di settori e aree diverse) che linkano al tuo sito equivalgono a molte raccomandazioni da altri siti. Questo trasmette un “voto di fiducia” e aumenta significativamente la credibilità e il valore del tuo sito agli occhi dei motori di ricerca.
- Principio: quantità > qualità! 100 link da domini diversi con un’autorità base (DA>1) hanno un effetto molto maggiore di un solo link da un sito autorevole correlato. Mai comprare link da domini con DA molto alto (sopra 30), perché l’effetto diminuisce con l’aumento del DA.
Come ottenere naturalmente link di alta qualità?
La chiave: crea contenuti di valore che valgono la pena di essere linkati!
Ricerche originali/rapporti approfonditi: pubblica dati di settore e sondaggi utili.
Guide autorevoli/strumenti: come “Guida completa all’argomento XX” o “Strumento gratuito XX”.
Infografiche: visualizza informazioni complesse in modo semplice e condivisibile.
Punti di vista/un approfondimenti unici: analisi e commenti dettagliati su eventi di settore.
Risorse molto pratiche: liste di risorse, modelli, raccolte di casi ben curate.
Monitora i risultati e migliora continuamente
I motori di ricerca impiegano tempo (di solito diversi mesi) per scoprire, capire, valutare e fidarsi del tuo sito.
Durante questo processo, devi imparare a leggere i “dati” per capire cosa funziona, cosa no e dove puoi migliorare.
Strumenti gratuiti principali di analisi (essenziali per principianti)
Google Search Console: feedback diretto dai motori di ricerca (gratuito, indispensabile!)
Valore principale: strumento ufficiale! Vedi la performance del tuo sito dal punto di vista di Google/Baidu.
Dati da controllare:
Coprire (Indicizzazione): quante pagine del tuo sito sono scoperte e considerate indicizzabili dai motori di ricerca? Quante pagine hanno errori (es. 404) o problemi (da correggere)?
Performance di ricerca/analisi (fondamentale!):
- Parole chiave: quali termini cercano gli utenti che vedono il tuo sito? (Parole che realmente portano traffico, spesso diverse da quelle studiate inizialmente)
- Impression: quante volte il tuo sito è apparso nei risultati di ricerca.
- Click: quante volte gli utenti hanno cliccato sul tuo sito.
- CTR (Click-Through Rate): click ÷ impression × 100%. Misura quanto sono attraenti il titolo e la descrizione. Basso CTR (<2%) significa che anche un buon posizionamento è inutile!
- Posizione media: posizione media del tuo sito nei risultati di ricerca.
Link: informazioni sui backlink esterni (quantità, siti principali) e link interni (per scoprire problemi nella struttura).
Usabilità mobile: report di Google sul mobile-friendly.
Problemi di sicurezza: notifiche in caso di attacchi o compromissioni.
Consigli operativi: accedi settimanalmente o ogni due settimane, focalizzandoti su “Performance di ricerca” e “Copertura”.
Google Analytics (GA): analisi del comportamento degli utenti (gratuito, fortemente consigliato!)
Valore principale: comprendi a fondo chi visita il tuo sito e come si comporta.
Panoramica del traffico:
- Sessioni/Utenti: visite totali/utenti unici.
Fonti di traffico:
- Ricerca organica: traffico gratuito dai motori di ricerca (obiettivo principale SEO).
- Accesso diretto: visite digitate direttamente o tramite preferiti (riflette la notorietà del brand).
- Referral: traffico proveniente da altri siti tramite link (indica l’efficacia di link esterni e collaborazioni).
- Social: traffico dai social media (valuta l’efficacia della promozione social).
Dispositivi: percentuale di utenti da PC, cellulare e tablet.
Comportamento degli utenti:
- Visualizzazioni di pagina: quante pagine gli utenti hanno visitato.
- Durata media della sessione: quanto tempo un utente rimane sul sito. Più è lungo, più il contenuto è interessante.
Tasso di rimbalzo (indicatore importante!): percentuale di utenti che lasciano il sito dopo aver visitato una sola pagina. Un tasso di rimbalzo elevato (es. >70%, variabile per settore e tipo di pagina) può significare:
Contenuto non corrisponde all’intento di ricerca degli utenti (titoli ingannevoli).
L’esperienza della pagina è scarsa (caricamento lento, impaginazione disordinata, non ottimizzata per dispositivi mobili).
La qualità del contenuto è bassa / non soddisfa le esigenze.
Mappa di calore (offerta da alcuni strumenti o richiede plugin aggiuntivi): Mostra quali aree della pagina gli utenti hanno cliccato/scrollato, per capire intuitivamente i loro punti di interesse.
Effetto del contenuto:
- Pagine popolari: Quali pagine hanno il maggior numero di visite?
- Landing page: Quali pagine sono quelle di primo accesso degli utenti al tuo sito?
Consigli operativi: Controlla almeno una volta a settimana. Analizza insieme ai dati delle piattaforme di risorse di ricerca (ad esempio: molte impression ma pochi clic potrebbero indicare un problema con il titolo; molti clic ma alto bounce rate potrebbe indicare un problema di contenuto).
Interpretazione degli indicatori chiave e diagnosi dei problemi
Tendenza generale del traffico:
- Obiettivo: Il traffico di ricerca organica sta crescendo stabilmente (anche se lentamente)?
- Come verificarlo: In Baidu Analytics/GA seleziona un intervallo di tempo sufficientemente lungo (ad esempio 3 o 6 mesi) e osserva il grafico del traffico organico. Concentrati sulla tendenza, non sulle fluttuazioni giornaliere!
- Problemi: Se il traffico non cresce o cala, le cause possono essere: problemi nella strategia delle keyword, qualità/aggiornamento insufficiente dei contenuti, problemi tecnici (caricamento lento, non ottimizzato per mobile), aggiornamenti dell’algoritmo, concorrenza più forte, ecc. È necessario approfondire analizzando altri dati.
Performance delle keyword:
- Ranking delle keyword target: Le keyword su cui stai puntando migliorano in classifica? (Puoi cercare manualmente sui motori di ricerca o usare dati approssimativi di strumenti gratuiti o backend di piattaforme).
- Keyword che portano traffico reale: (vedi piattaforme di ricerca) Sono emerse keyword inaspettate ma di valore? Portano traffico significativo?
- Click-through rate (CTR): Per le keyword con buon posizionamento (es. prime 30 posizioni) ma basso CTR, verifica i tag titolo (Title) e meta descrizione (Meta Description) della pagina corrispondente: sono abbastanza accattivanti? Riflettono correttamente il contenuto? Contengono la keyword? Ottimizzare titolo e descrizione è un modo efficace e a basso costo per migliorare il CTR!
Performance delle pagine:
Pagine ad alto traffico: Quali sono le “pagine di punta” del sito? Analizza le ragioni del loro successo (quali bisogni soddisfano? Quali keyword usano?). Si possono espandere in contenuti a serie? Oppure potenziare i link interni su queste pagine per guidare gli utenti a contenuti correlati?
Pagine con alto bounce rate: Attenzione speciale!
- Allineamento all’intento: Il contenuto della pagina corrisponde realmente all’intento di ricerca dell’utente?
- Esperienza utente: La pagina si carica rapidamente? L’impaginazione è chiara e leggibile? L’introduzione cattura subito l’attenzione? (Il primo paragrafo è molto importante!) È mobile-friendly?
- Qualità del contenuto: Offre valore unico? Le informazioni sono chiare e accurate?
- Design di guida: Ci sono link interni chiari che invitano l’utente ad approfondire argomenti correlati?
Pagine di alta qualità ma con basso traffico o ranking: Perché alcuni contenuti ben realizzati non attirano visite? Controlla: la competizione delle keyword è troppo alta? Il volume di ricerca è troppo basso? Mancano link interni o esterni? Dopo la pubblicazione, è stato fatto un adeguato promozione?
Problemi di indicizzazione (rapporto di copertura):
- “Inviate ma non indicizzate” / “Non inviate” / “Escluse”: Sono numerose? Quali sono le cause (pagine di bassa qualità, contenuti duplicati, problemi di crawling)? Serve migliorare la qualità della pagina, risolvere problemi tecnici, eliminare pagine di bassa qualità o usare tag canonici?
- Errori 404: Correggi i link interrotti! Assicurati che le pagine importanti (soprattutto quelle con link esterni) non restituiscano 404. Usa redirect 301 per pagine eliminate o spostate a URL nuovi e pertinenti.
Linee guida operative basate sui dati
Ottimizza i contenuti esistenti:
Migliora le pagine con CTR basso: Riscrivi titoli e meta descrizioni più accattivanti, accurate e contenenti le keyword.
Migliora le pagine con alto bounce rate:
- Rafforza l’introduzione: la prima parte deve comunicare subito il valore e catturare l’utente.
- Aumenta la leggibilità: usa struttura e tecniche linguistiche ottimali (vedi passo 5).
- Adatta il contenuto all’intento: assicurati che la pagina risponda pienamente alle domande legate alla keyword target.
- Aumenta i link interni: aggiungi link a contenuti correlati.
- Aggiorna le informazioni: se obsolete, aggiorna dati ed esempi.
Valorizza i contenuti di qualità con poco traffico:
- Aumenta i suggerimenti interni (modifica pagine ad alto traffico per aggiungere link a quelle con poco traffico).
- Rivedi le keyword target, valuta se ci sono parole più adatte o meno competitive.
- Condividi nuovamente su social media o community pertinenti, sottolineandone il valore.
Crea nuovi contenuti:
- Focalizzati su keyword reali ad alto potenziale scoperte sulle piattaforme di ricerca (volume di ricerca adeguato, alta rilevanza).
- Copri le lacune di contenuto e soddisfa esigenze non ancora coperte (da piattaforme Q&A, feedback utenti, trend di settore).
- Concentra l’attenzione su keyword long tail e intenti chiari.
Aggiustamenti tecnici:
- Correggi errori di copertura: Redirect o elimina pagine 404; risolvi errori server (5xx); gestisci contenuti duplicati o di bassa qualità.
- Migliora la velocità: Verifica di nuovo pagine lente (PageSpeed Insights, test Baidu), risolvi problemi (compressione immagini, configurazione CDN, abilitazione cache).
- Garantisci mobile-friendly: Testa manualmente le pagine con alto bounce rate su dispositivi mobili e correggi problemi.
- Assicura stabilità HTTPS: Monitora la scadenza dei certificati.
Rafforza la strategia di promozione:
Costruzione di link:
- Cerca più link esterni altamente rilevanti per i contenuti con migliori risultati (alto traffico/alta qualità) (vedi metodi naturali di acquisizione link nel passo 6).
- Analizza quali pagine hanno più link esterni, studia le ragioni del successo e replica.
Social media:
- Analizza quali tipi di contenuti performano meglio su quali piattaforme social e aumenta l’investimento lì.
- Aumenta la frequenza delle interazioni, non limitarti a postare solo link.
Revisione della strategia di keyword:
- Rivedi periodicamente (ad esempio trimestralmente) il tuo database di keyword:
- Quali keyword non performano come previsto? Sostituiscile o scartale.
- Ci sono nuovi termini di tendenza o ricerche degli utenti da aggiungere?
- Cosa stanno ottimizzando i competitor?
Intraprendi il tuo viaggio SEO, procedi con costanza e attendi che i fiori sboccino.




